Di solito scegliamo cosa fare della nostra vita in maniera automatica.
Abbiamo interiorizzato ciò che la società in generale si aspetta da noi, qual è la piega che la nostra vita deve prendere, l’ordine in cui tutto questo deve accadere.
Quindi dopo il liceo, nonostante delle resistenze interne, proprio perché non siamo stat* abituat* ad ascoltarci veramente, pensiamo che sia giusto seguire la carriera universitaria o, se riusciamo a non arrenderci a questa tendenza automatica, può capitare di viverla comunque come un atto di ribellione verso chi ci sta intorno, verso la nostra famiglia.
Insomma, la strada “diversa” non viene ancora vista come normalità.
Quando ci arrendiamo a quelle scelte ovvie che la società si aspetta da noi (proprio come un genitore che ha delle precise aspettative sulla nostra vita), ecco che lasciamo da parte la nostra chiamata e per ovvi motivi ci può capitare anche di criticare quella parte di noi che purtroppo non riesce ad accettare e basta la strada che chiunque si aspetta.
Insomma: non accettiamo ciò per cui siamo nat*, ciò che ci permetterà di fiorire, non ci permettiamo di scoprire la missione della nostra Anima.
Seguire la propria missione animica
Per missione animica intendo la direzione verso cui tenderà la nostra anima durante la nostra vita.
Questa ovviamente si manifesterà in maniera diversa in base a chi siamo e quindi in base a chi sono i nostri genitori, alla nostra famiglia, al luogo in cui nasciamo, le esperienze che vivremo.
Lo scopo dell’anima è quello di apprendere ciò che deve per la sua evoluzione, per ricongiungersi al Tutto. Lo fa attraverso le esperienze che viviamo e in particolare se riusciamo ad allinearla al nostro corpo e alla nostra mente.
Secondo me poi c’è un altro livello, cioè quello in cui il mio scopo di vita in qualche modo si può connettere come in una rete a quello di tutte le altre persone. Siamo tutt* conness* e credo che seguire ciò per cui si è qui sia un modo grandioso per contribuire all’evoluzione di tutto il nostro pianeta.
Ma è possibile partire da una base più o meno fissa per capire la propria missione animica? Come si può fare?
In questo caso ci viene in soccorso l’astrologia, in particolare con l’analisi dei nodi lunari.

Che cosa sono i Nodi lunari?
Si tratta di punti teorici (quindi non sono dei corpi celesti) che rappresentano simbolicamente il percorso evolutivo da svolgere in questa vita, la nostra missione animica.
Il nodo sud rappresenta il bagaglio che la nostra anima porta con sé dai percorsi precedenti, i comportamenti automatici, le qualità che fanno parte di noi naturalmente.
Il nodo nord invece rappresenta l’arrivo, ciò che deve essere acquisito, interiorizzato e proprio per questo richiede sforzo e forza di volontà: si può dire che, se riusciamo ad osservare con grande consapevolezza e dall’esterno le vicende della nostra vita, tutto ci spinge verso questa direzione. Perché è lì che c’è crescita, evoluzione.
Secondo me è proprio integrando questi aspetti che ci sentiamo pienamente noi stess*.
Missione animica e scopo di vita
La nostra capacità deve essere quella di riuscire ad integrare la nostra missione animica con la nostra vita (a cui, come hai potuto leggere prima, è strettamente connessa).
Due persone che hanno i nodi lunari negli stessi segni e nelle stesse case, anche se li avessero negli stessi gradi, non vivrebbero questa missione allo stesso modo.
Per questo è fondamentale portare consapevolezza in ogni settore e addirittura momento della nostra vita, per riuscire a capire in che modo la nostra anima ci suggerisce di realizzare il suo percorso.
Possiamo iniziare a capire come fare conoscendo i nostri bisogni, dando spazio ai nostri desideri, a ciò che ci anima.
Molto spesso non è affatto semplice: è un continuo lasciar andare ciò a cui si è abituati, appunto il proprio “bagaglio sicuro” per mettersi in gioco in una zona ancora inesplorata.
Ma è così, pian piano, che riusciamo a portare la nostra missione animica nella nostra vita.