Se vuoi dedicarti al tuo percorso spirituale in maniera costante, ti può essere molto utile cominciare ad avvicinarti alla ciclicità.
Personalmente mi allineo ai cicli delle stagioni (più recentemente) e della luna, così che possa usare al meglio l’energia disponibile nel periodo per osservarmi ed osservare ciò che accade con maggiore consapevolezza.
Il lavoro viene facilitato.
L’inverno e la sua simbologia
Quando l’inverno arriva facciamo esperienza del momento più buio dell’anno.
L’oscurità è completa, tutto si ferma, si spoglia.
Poiché inclusa nel ciclo della vita, anche questa in realtà è una fase di stasi apparente: nel terreno tutto si prepara per la successiva fase di fertilità.
L’inverno è attraversato dall’energia di tre segni zodiacali: il capricorno, l’aquario e i pesci, che rappresentano stadi diversi di questa stagione.
▸ Se col capricorno diamo il via alla stagione, con l’aquario comincia la seconda fase dell’inverno e “le sementi assimilano i nutrimenti essenziali al germinare della nuova vita.”
▸ Coi pesci invece arriviamo alla fine del periodo invernale: il freddo comincia a farsi più tiepido, arrivano le piogge e la rigidità dell’inverno lascia spazio alla nuova rinascita che si concretizzerà con il ciclo dell’ariete.
Come sfruttare l’energia disponibile per il tuo percorso spirituale
Questa propensione verso l’interno, verso la lentezza, la pausa, può metterci in difficoltà.
In una società come la nostra improntata sulla produttività e la performance, fermarsi e stare nel vuoto può sembrare spaventoso. Può farci allontanare da noi stesse.
Sfuggiamo al riposo, non lo consideriamo più parte della nostra vita, dei nostri percorsi spirituali e anche del normale processo di creazione (parlo anche di progetti, idee).
Ma quando non ci permettiamo di fare esperienza di una fase così importante del ciclo vitale, non ci permettiamo di vivere appieno.
Questo è il momento della profondità, della riflessione, del riparo, della consapevolezza di ciò che è stato per ripartire più pronte per il prossimo ciclo stagionale.
Come puoi accogliere l’inverno nel tuo percorso interiore con dolcezza?
- Prenditi qualche momento, ogni giorno, per riposare o stare senza fare nulla.
- Spegni il cellulare o togli le notifiche e goditi la compagnia delle persone che ami e la tua.
- Ripensa all’anno appena attraversato, le sfide che hai affrontato, le situazioni o le persone che hai lasciato andare o che sono uscite naturalmente dalla tua vita.
- Vai nella natura e osserva il cambiamento che vive la Terra in questa fase dell’anno, goditi il freddo sul viso e l’aria frizzante.
- Rallenta i tuoi ritmi, riduci le cose da fare, riprogrammale tra qualche settimana.
- Rifletti sul modo in cui gli ideali della società in cui viviamo influenza il tuo rapporto con il riposo.
La professionista della stagione: cosa puoi fare per connetterti all’inverno, con Valentina Vico
Abbiamo detto che l’inverno è periodo di stasi, di riposo, di pieno ritorno all’interno.
Valentina Vico, sciamana della lentezza, ci dà qualche suggerimento sul modo in cui possiamo integrare questa lentezza nella nostra quotidianità.
Integrare la Lentezza come atteggiamento mentale nel quotidiano significa prendere atto del proprio tempo interiore, accettarlo, onorarlo e nutrirlo.
Questo non significa dover condurre una vita da eremita o da asceta, ma concedersi spazio, anche nel caos di ogni giorno, per fermarsi e rivolgere i sensi all’interno.Le pratiche che consiglio sempre alle mie clienti sono, per esempio, la respirazione consapevole e la ri-connessione al proprio intuito e sentire, con esercizi di meditazione attiva, scrittura emozionale, visualizzazione.
Ma anche dare spazio nella giornata a tutti quei gesti che ci fanno stare bene: riscoprire il piacere fine a se stesso ed il vuoto di tempo che genera noia feconda e creativa.Il tempo del dare niente non è una colpa, ma una cura.
Qui puoi trovare l’intervista completa che ho fatto a Valentina: se vuoi scoprire altri consigli preziosi per connetterti al tuo tempo interiore, vieni a leggerlo. ✨